insolazióne
IndiceLessico
sf. [sec. XIX; dal latino insolatío-ōnis].
1) Esposizione di un corpo al calore e alla luce del Sole. In particolare in edilizia, lo stesso che soleggiamento.
2) In meteorologia, parametro che esprime il rapporto tra il numero di ore di radiazione solare effettivamente osservate e quello teorico per un determinato luogo e giorno. In medicina, condizione patologica identificata, in genere, con il colpo di sole. La sintomatologia comprende: cefalea violenta, rossore al viso, vomito, dolori e rigidità nucale, dolori ai bulbi oculari, confusione mentale, febbre. La terapia dovrà essere sintomatica (impacchi freddi sul capo, fleboclisi abbondanti con soluzioni ipertoniche, riposo assoluto in ambiente fresco e aerato).
Meteorologia
L'insolazione è l'intervallo di tempo durante il quale la radiazione solare proveniente direttamente dal Sole raggiunge intensità sufficiente, a livello del suolo, a proiettare ombre distinte. Quantitativamente, l'insolazione è la durata di tempo, espressa in ore e minuti, in cui la radiazione solare diretta raggiunge la superficie terrestre senza essere intercettata da nubi, foschie, caligine o altri ostacoli, indipendentemente dalla sua intensità. Tuttavia, poiché la torbidità atmosferica per uno stesso luogo può variare di ora in ora e di giorno in giorno e la trasparenza dell'aria non è sempre la stessa dall'alba al tramonto, la distinzione esatta tra presenza di insolazione e mancanza di insolazione, soprattutto alle basse intensità di radiazione solare diretta, è alquanto arbitraria e dipende dal tipo di strumento utilizzato per misurare l'insolazione. Per superare questa arbitrarietà, alcune raccomandazioni internazionali fissano in 210 W/m² la soglia, per l'intensità della radiazione solare diretta, al di sotto della quale bisogna considerare nulla l'insolazione e al di sopra della quale deve essere misurata in unità di tempo. Pertanto, misure precise di insolazione vanno eseguite per mezzo di strumenti che misurano la radiazione solare diretta (come i piroeliometri e gli attinometri), calcolando il tempo oltre il quale la misura della radiazione supera una determinata soglia, piuttosto che per mezzo di strumenti, come gli eliofanografi, la cui soglia di riferimento è imprecisa e arbitraria. Poiché l'insolazione per un dato luogo e in un dato giorno dell'anno dipende fortemente dalla latitudine del luogo (a esclusione dei due giorni di equinozio), al fine di poter confrontare fra di loro località diverse, le misure di insolazione vengono normalmente espresse come il rapporto tra il numero di ore di sole effettivamente osservato e il numero massimo, teoricamente possibile, di ore di sole in quel luogo. Analisi e confronti di questo tipo si effettuano su periodi di un anno, per ottenere dati statistici significativi. In casi particolari, si scelgono anche periodi mensili o stagionali, riferiti a serie pluriennali.