piroeliòmetro o pireliòmetro
sm. [sec. XIX; da piro-+elio-+-metro]. Strumento per la misurazione assoluta della radiazione solare diretta complessiva. Differisce dagli attinometri i quali consentono solo misurazioni relative e devono pertanto essere periodicamente tarati e controllati con i piroeliometri. I piroeliometri più noti sono il piroeliometro di Angström, o piroeliometro compensatore, e il piroeliometro a corrente d'acqua di C. G. Abbot. Il primo è costituito da due lamine di manganina, una annerita ed esposta alla radiazione solare, l'altra bianca e protetta; quest'ultima viene riscaldata per mezzo della corrente elettrica erogata da un generatore e regolata da un reostato in modo da ottenere uno stato termico identico a quello della lamina riscaldata dalla radiazione: il controllo si realizza mediante un galvanometro collegato alle due lamine. L'intensità energetica della radiazione solare corrisponde quindi all'intensità della corrente compensatrice misurata da un altro galvanometro inserito nel circuito. Nel piroeliometro a corrente d'acqua si fa scorrere in un tubo, esternamente annerito, un flusso d'acqua a velocità costante e nota: esponendo alla radiazione solare il tubo, l'acqua si riscalda e se ne misura la temperatura. Il riscaldamento dell'acqua viene poi effettuato, utilizzando una resistenza nota inserita nel tubo, per mezzo della corrente elettrica. Se si opera in modo che i valori di temperatura coincidano, l'intensità energetica della radiazione solare si valuta misurando accuratamente l'intensità della corrente elettrica che ha prodotto un riscaldamento dell'acqua pari a quello dovuto alla radiazione solare.