incompatibilità
IndiceLessico
sf. [sec. XVII; da incompatibile]. L'essere incompatibile; condizione per cui cose, situazioni, espressioni, sentimenti, ecc. non possono conciliarsi, comprendersi reciprocamente, coesistere: incompatibilità di carattere; incompatibilità maternofetale, condizione immunologica che è alla base della malattia emolitica del neonato (vedi eritroblastosi fetale). In particolare, incompatibilità sindacale, impossibilità a cumulare diversi incarichi direttivi; in un primo tempo il problema fu posto per cariche riguardanti il sindacato di categoria e il sindacato confederale, ma in seguito si istituì, su esempio della CISL, l'incompatibilità con incarichi direttivi nei partiti politici.
Botanica
Condizione del granulo di polline che, posto a contatto con la superficie dello stimma del fiore che lo ha prodotto, o anche di un altro fiore appartenente alla stessa pianta o a un'altra pianta della medesima specie, risulta incapace a germinare. Incompatibilità colturale, condizione che si verifica fra piante di specie diversa che risultano danneggiate dal fatto di vivere in prossimità le une alle altre, per cause estranee alla normale competizione per i fattori vitali. Incompatibilità d'innesto, mancanza o insufficienza di affinità anatomica o fisiologica che impedisce la saldatura fra nesto e soggetto nelle pratiche di innesto.
Diritto
Nel diritto pubblico, l'impossibilità giuridica di conservare un ufficio o una carica, derivata dalla necessità di assicurare il regolare esercizio delle pubbliche funzioni, che invece sarebbe compromesso dal cumulo di più cariche o uffici nella stessa persona. Nel diritto processuale si ha incompatibilità del giudice quando questi debba decidere una causa in cui abbia un interesse diretto o indiretto. § Il diritto canonico stabilisce che un parroco non può essere titolare di più d'una parrocchia, salvo che si tratti di più parrocchie aeque principaliter unitae. L'accettazione d'un secondo ufficio incompatibile con quello detenuto in precedenza importa rinuncia tacita al primo.
Medicina
Il termine incompatibilità ha assunto un nuovo significato con la diffusione dei trapianti d'organo e di midollo, stando a indicare una situazione di non concordanza immunitaria tra donatore e ricevente. Il trapianto tra soggetti non compatibili non può essere eseguito in quanto indurrebbe rigetto da parte dell'organismo ricevente con conseguente morte. Un'eccezione alla regola dell'incompatibilità sembra riguardare i trapianti in bambini molto piccoli, al di sotto dell'anno di età. In questo caso, il sistema immunitario del ricevente non è completamente maturo e quindi sembra essere maggiormente tollerante nei confronti di organi non perfettamente compatibili: alcune sperimentazioni positive sono state fatte con trapianti di cuore e di midollo. Anche nel caso delle trasfusioni sanguigne l'incompatibilità costituisce una controindicazione assoluta. In tal caso il profilo immunitario del donatore e del ricevente viene classificato sulla base della presenza o assenza di determinati antigeni che caratterizzano i cosiddetti gruppi sanguigni (A, B, AB e 0). A tali antigeni si aggiunge la presenza o l'assenza del cosiddetto antigene Rhesus, che conferisce l'appartenenza ai gruppi Rh+ e Rh-. L'incompatibilità tra una madre Rh- e un feto Rh+ è alla base dell' materno-fetale o anemia emolitica del neonato