idrogètto
sm. [idro-+getto]. Apparato di propulsione marino costituito da una pompa (azionata di solito da un motore termico alternativo o da una turbina a gas), che aspira acqua da una presa, posta anteriormente e nella parte inferiore dello scafo, e la scarica fuori bordo a forte velocità, attraverso un ugello; per reazione, si genera un'adeguata spinta propulsiva. Il getto d'acqua è orientabile (mediante deflettori mobili) per cui è possibile ottenere con esso la marcia avanti e indietro, nonché il governo del natante per il quale non sono più necessari né l'elica e il timone, né i complessi meccanismi per la marcia indietro; l'assenza dell'elica, inoltre, permette di evitare i fenomeni di cavitazione propri di questa; infine, rispetto ai sistemi a elica ha il pregio della leggerezza e della semplicità costruttiva, in quanto l'unico elemento meccanico, nella trasmissione del moto dal motore, è la pompa. L'idrogetto permette di realizzare mezzi veloci particolarmente adatti per acque in cui le eliche potrebbero danneggiarsi, per cui si possono toccare velocità intorno ai 50 nodi; vengono adibiti a usi sia militari (motovedette) sia civili (imbarcazioni da diporto, mezzi ausiliari e per trasporto passeggeri). L'idrogetto viene anche adottato per gli aliscafi, in quanto evita la complessa meccanica necessaria per le eliche poste in fondo ai piloni: la pompa, infatti, aspira l'acqua dalle estremità dei piloni e la getta attraverso l'ugello che si viene a trovare a livello della superficie marina.