guarnizióne

(ant. guernizióne), sf. [sec. XVI; da guarnire].

1) Il complesso delle cose che servono a guarnire, a ornare. In particolare, complesso di vari ingredienti che servono a decorare e nello stesso tempo a completare e insaporire un cibo di base (uova, arrosti, pesce, ecc.).

2) Elemento di varia forma (anello, rosetta, ecc.) che viene interposto tra due organi meccanici quando si vuole impedire la fuoruscita di un fluido contenuto all'interno di uno di essi. Le guarnizioni possono essere in gomma, amianto, sughero o altri materiali secondo le temperature d'esercizio, le caratteristiche chimiche dei fluidi intercettati e le caratteristiche meccaniche degli organi collegati.

3) Rivestimento di materiale refrattario delle pareti interne dei forni fusori, delle siviere, dei canali di colata, ecc. Deve resistere alle temperature elevate che si raggiungono nei processi metallurgici, alla dilatazione termica, agli sforzi meccanici, all'usura, all'attacco chimico. In base al tipo di materiale refrattario si hanno guarnizioni acide (silice e allumina), basiche (dolomite e magnesite), neutre (cromite). La scelta del tipo di refrattario dipende essenzialmente dal tipo di processo metallurgico che viene condotto. In corrispondenza alle zone soggette a usura si ha la guarnizione a usura: per esempio nei convertitori essa rappresenta lo strato di refrattario a contatto col metallo liquido.