frollare
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v. tr. e intr. (ind. pr. fròllo) [sec. XIV; latino volg. friculāre, sbriciolare, iterativo del classico fricāre, fregare].
1) Tr., far ammorbidire la carne macellata o la selvaggina mediante stagionatura (non meno di tre giorni) al fine di far perdere la tensione alle fibre muscolari. Fig., prostrare, fiaccare, snervare.
2) Intr. (anche con la particella pron.), diventare frollo: bisogna aspettare che la lepre (si) frolli; fig., ammorbidirsi, intenerirsi.