etimasìa

sf. [dal greco hetimasía (tû thrónu), preparazione (del trono)]. Motivo iconografico cristiano di origine orientale costituito da un trono vuoto sormontato da una croce sul quale è posato il Libro delle Sacre Scritture; simboleggia la presenza invisibile della divinità e, quando vi sia l'agnello apocalittico con il Libro sigillato, l'attesa del Giudizio Universale. Identificabile già in un sarcofago del sec. IV, il tema dell'etimasia compare per esempio nell'arco trionfale di S. Maria Maggiore (sec. V) e nel catino absidale di S. Paolo Fuori le Mura (sec. XIII) a Roma e nelle cupole del battistero degli Ortodossi e di quello degli Ariani a Ravenna (sec. V-VI). Di uso costante in Oriente come rappresentazione del Giudizio Universale, in Occidente il motivo fu presto sostituito dalla raffigurazione delle insegne della passione di Cristo.

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