eterodina
sf. [dall'inglese heterodyne]. In radiotecnica, sistema di demodulazione basato su un oscillatore locale a frequenza assegnata (spesso selezionabile), mediante il quale viene generato un battimento con il segnale di interesse (corrispondente spesso al segnale di antenna). In tal modo si ottengono varie frequenze, fra cui la frequenza pari alla differenza fra la frequenza del segnale di interesse e quella dell'oscillatore locale. L'intera architettura circuitale dell'apparecchio ricevente risulta semplificata, poiché il segnale generato dal battimento (segnale di media frequenza) si può allocare su una frequenza fissa (indipendentemente dal segnale di antenna) e filtrare in modo accurato, migliorando la selettività del ricevitore. Il principio dell'eterodina è ampiamente applicato in radiotecnica e in elettronica tutte le volte che si desidera traslare su una frequenza opportuna un segnale di interesse; sullo stesso principio operano alcuni frequenzimetri e analizzatori di spettro comunemente impiegati nella strumentazione di misura.