emungiménto
sm. [da emungere]. In idrogeologia, prelievo di acqua da un pozzo. Le prove di emungimento consistono in prove di portata atte a stabilire il prelievo massimo di acqua che si può estrarre dal pozzo senza causarne il prosciugamento. Ogni pozzo, infatti, possiede un suo tempo di ricarica legato alle condizioni del bacino idrogeologico che alimenta la falda acquifera. In stato di riposo il livello di acqua nel pozzo corrisponde al livello statico della falda acquifera. L'azione di pompaggio dell'acqua dal pozzo provoca un abbassamento del livello fino al cosiddetto livello dinamico; la figura geometrica che si viene a creare è quella di un cono di depressione con il vertice rivolto verso il basso. Secondo il principio di Depuit, sotto pompaggio prolungato la falda non si deprime mai al di là di un certo raggio d'azione R, quindi, dopo un certo tempo di pompaggio a portata costante, la forma del cono di depressione si stabilizza (regime di equilibrio). Secondo questa teoria, dunque, il calcolo della portata ottimale del pozzo è ottenibile dalla equazione: Q=CΔα, dove Q è la portata, C è una costante che congloba tutte le caratteristiche sperimentali del pozzo (permeabilità, raggio di azione, ecc.), Δ è l'altezza del cono di depressione e α è un coefficiente variabile tra 0,5 e 1. Le prove di emungimento, cioè l'individuazione dei diversi parametri idrogeologici della falda e l'ampiezza del cono di depressione, possono essere eseguite su un unico pozzo o su stazioni prova che consistono di un pozzo pilota e di un certo numero di piezometri posti a diverse distanze da esso.