eiettóre

sm. [sec. XIX; dal latino eiectāre, lanciar fuori].

1) Apparecchio atto a provocare il trascinamento di un fluido (trascinato o secondario) da parte di un altro fluido (motore o primario). L'eiettore è costituito essenzialmente da un condotto convergente-divergente, percorso dal fluido secondario, all'interno del quale sbocca, in corrispondenza della sezione minima, il condotto del fluido primario. A causa dell'elevata velocità del fluido primario in corrispondenza della strozzatura, si stabilisce una depressione che provoca il richiamo del fluido secondario che, pertanto, viene espulso all'esterno miscelato con il primario. Gli eiettori sono utilizzati nelle macchine per la produzione del vuoto, per l'estrazione dell'aria dai condensatori accoppiati alle turbine a vapore, ecc. Sullo stesso principio sono basati, in generale, tutti i dispositivi di miscelazione di due fluidi, uno dei quali almeno a una certa velocità.

2) Condotto per l'espulsione di gas di combustione, sia su propulsori a reazione, sia su motori di tipo alternativo. Nel primo caso il termine è sinonimo di ugello.