dissolvènza

sf. [sec. XX; da dissolvere]. In cinematografia, operazione usata per effettuare il passaggio tra due scene successive. Si ha dissolvenza in apertura quando l'immagine compare gradualmente da un campo nero o completamente sfocato; dissolvenza in chiusura quando la scena si chiude con un progressivo annerimento o una sfocatura del quadro; dissolvenza incrociata quando si sovrappongono una dissolvenza in chiusura e una in apertura. Dal punto di vista espressivo una dissolvenza incrociata rappresenta il trascorrere di un intervallo di tempo tra due azioni successive, mentre una dissolvenza in chiusura seguita da una in apertura comporta, oltre al trascorrere di un intervallo di tempo, anche un cambiamento di luogo. Dissolvenze analoghe si possono effettuare anche sulla colonna sonora. Nelle trasmissioni televisive la dissolvenza viene ottenuta attenuando progressivamente il segnale relativo a una scena che sta terminando o inserendo con opportuno dosaggio il segnale di una scena che sta iniziando. Si utilizzano allo scopo particolari comandi di attenuazione.

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