disponibilità

sf. [sec. XVIII; da disponibile].

1) L'esser disponibile; possibilità di disporre di un bene economico: non ha disponibilità di capitali; anche assoluto: quell'uomo ha scarse disponibilità. Fig., condizione di chi è aperto a ogni stimolo, proposta o sollecitazione che viene dall'esterno. In particolare, nella tecnica bancaria, la disponibilità di un conto è costituita da tutte quelle somme depositate o concesse in credito di cui il titolare del conto stesso può disporre; nella tecnica aziendale, le attività che, ad azienda funzionante, possono trasformarsi in numerario entro un ciclo di produzione o di scambio: si dicono economico-tecniche se rappresentate da beni che sono destinati a rinnovarsi almeno una volta nell'esercizio; finanziarie se rappresentate da investimenti che in condizioni normali di mercato hanno una certa facilità a trasformarsi in danaro senza perdita.

2) Posizione giuridica dell'impiegato che è esonerato dal prestare servizio, per soppressione di ufficio o per riduzione di ruoli organici, qualora non si possa far luogo alla sua utilizzazione presso altra amministrazione: all'impiegato competono lo stipendio e gli assegni familiari, escluse le indennità o compensi per servizi e funzioni di carattere speciale e per prestazioni di lavoro straordinario.

3) Situazione giuridica dei beni liberamente alienabili dal loro proprietario.