diffusóre

sm. e agg. [sec. XIX; da diffuso]. Chi, che diffonde: diffusore sonoro, sinonimo di altoparlante. § Nella scienza e nella tecnica, nome di vari apparecchi e dispositivi: A) In ottica, dispositivo atto a distribuire entro un grande angolo solido il flusso luminoso emesso da una sorgente (per esempio, una lampada); vengono di solito usati come elementi diffondenti vetri opalini o vetri smerigliati. B) In fisica, apparato sostanzialmente costituito da serie di membrane porose atte a separare per diffusione gassosa i gas più leggeri, che attraversano più rapidamente il setto poroso, dai gas più pesanti. È usato industrialmente per la separazione degli isotopi. C) In fisica nucleare, lamina per diffondere le radiazioni elettromagnetiche o corpuscolari su essa incidenti. D) Nella tecnica fotocinematografica, filtro con scanalature concentriche che si antepone all'obiettivo per ottenere immagini fotografiche con particolari caratteristiche di nitidezza. E) Nell'industria, apparecchiatura costituita essenzialmente da un recipiente metallico, munita o no di setto poroso, utilizzata per la separazione di prodotti fluidi mediante diffusione. F) Nella tecnica, dispositivo costituito, in genere, da un tronco di condotto divergente, utilizzato per rallentare una corrente fluida e aumentarne di conseguenza la pressione statica, a spese di una corrispondente riduzione della pressione dinamica. Nella tecnica aeronautica i diffusori sono elementi di fondamentale importanza nelle gallerie del vento, dove sono impiegati per rallentare la corrente fluida nel condotto di ritorno, determinando così una radicale diminuzione delle perdite di carico. Particolari diffusori sono adottati nei condotti di presa per l'immissione di aria a turboreattori, radiatori per motori alternativi, ecc., e specialmente negli autoreattori. In questi propulsori è essenziale poter portare l'aria captata dalle bocche di presa, rallentandola, sino alle elevate pressioni necessarie per assicurare buoni rendimenti termodinamici; si impiegano solitamente diffusori supersonici, in cui il rallentamento della corrente fluida e i corrispondenti aumenti di pressione vengono ottenuti attraverso sistemi di onde d'urto. G) Nei sistemi di alimentazione dei motori alternativi (per esempio, carburatore) il diffusore è l'organo utilizzato per miscelare un carburante con l'aria, nebulizzandolo. La forma più comune è quella di un doppio cono (per esempio, tubo di Venturi) con una fascia centrale cilindrica di dimensioni molto ridotte. L'aria, spinta ad attraversare il diffusore, raggiunge la massima velocità in corrispondenza della minima sezione del tubo Venturi e cioè in corrispondenza della sezione che collega i due tratti conici. Come conseguenza dell'alta velocità raggiunta dall'aria in quella sezione, nel condotto di adduzione del carburante si genera una depressione che richiama all'interno del diffusore il liquido; questo si miscela con l'aria e la miscela si nebulizza poi nel secondo tratto di sezione divergente del diffusore. H) In impiantistica i diffusori vengono normalmente installati sullo scarico delle turbine a reazione per migliorarne il rendimento trasformando una parte dell'energia cinetica in energia di pressione. L'effetto del diffusore si traduce in pratica in una maggiore depressione sulla bocca di scarico della macchina, con conseguente aumento dell'energia resa: infatti si può dimostrare che tale effetto equivale a un aumento del dislivello tra l'asse della macchina e la superficie libera del canale di scarico. I) Particolari diffusori si usano per miscelare istantaneamente l'aria trattata da un impianto di condizionamento e immessa in un locale con l'aria dell'ambiente; possono essere a pavimento o a soffitto e sono costituiti da una serie di anelli concentrici a sezione conica che spezzano il getto in arrivo diffondendolo, miscelato all'aria dell'ambiente per trascinamento, lateralmente in piccoli getti rallentati e direzionati. J) In edilizia, piastrella modulare in vetro con la quale si formano pareti, solette e volte, dette in vetrocemento.