dicitóre

sm. (f. -trice) [sec. XII; dal latino dicĕre, dire].

1) Chi legge o recita brani di opere letterarie alla presenza di un pubblico: è un buon dicitore; in particolare, artista del varietà che interpreta le canzoni recitando anziché cantando. Il genere ebbe origine in Francia (genre diction) verso il 1880 e si andò affermando sempre più nell'ultimo ventennio del secolo al caffè-concerto con dicitore come Paulus, A. Bruant e Yvette Guilbert. Passato in Italia, dove il dicitore fu detto anche fine dicitore, fu illustrato da artisti come Berardo Cantalamessa e Luciano Molinari; restò in voga nei primi decenni del secolo nuovo, nell'ambito però di varietà di second'ordine.

2) Ant. e lett., oratore; anche predicatore; scrittore; in particolare, dicitore in rima, poeta.