diacronìa
Redazione De Agostini
sf. [sec. XX; da dia-+greco chrónos, tempo]. Teoria linguistica opposta a quella della sincronia, introdotta da F. de Saussure, per designare la prospettiva storica in cui devono essere compresi i fatti della lingua. Oggi si tende a svalutare la linguistica diacronica a vantaggio della sincronica. Tuttavia, lo studio diacronico delle lingue, in auge nel secolo scorso, ottiene tuttora notevoli risultati. La linguistica moderna infatti è nata come scienza storica dallo studio diacronico e comparativo delle antiche lingue indeuropee, modello poi per lo studio delle lingue germaniche, romanze, slave, semitiche e per la maggior parte delle altre lingue.