demielinizzazióne
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Lessico
sf. [da de-+mielina]. Fenomeno patologico caratterizzato dalla progressiva distruzione delle guaine mieliniche che rivestono alcune fibre nervose (dette appunto mielinizzate): poiché queste giocano un ruolo di facilitazione della conduzione dell'impulso elettrico, una loro alterazione produce disturbi della trasmissione dei segnali nervosi lungo le fibre colpite. Possono causare demielinizzazione molte malattie infiammatorie, più spesso virali, alcuni processi tossici, certe alterazioni congenite della mielina e le polineuropatie; ma il più delle volte la demielinizzazione si riscontra in corso di sclerosi multipla o sclerosi a placche, malattia del sistema nervoso da causa ignota, che si sospetta insorga sulla base di meccanismi autoimmunitari.
Malattie demielinizzanti
Gruppo di malattie del sistema nervoso, caratterizzate dal fenomeno della demielinizzazione dei prolungamenti assonici dei neuroni. Si distinguono forme la cui causa è incerta, dette per questo malattie demielinizzanti primitive, la più importante delle quali è la sclerosi multipla, e forme, dette secondarie, in cui la demielinizzazione è la conseguenza di processi morbosi identificabili: fanno parte di quest'ultimo gruppo l'encefalite postinfettiva (in cui, con meccanismo immunitario, si determina demielinizzazione delle fibre perivascolari del sistema nervoso centrale, a seguito di un'infezione virale), la neuromielite ottica (con demielinizzazione dei nervi ottici e talvolta del midollo spinale toracico, a seguito di malattie febbrili) e la adenoleucodistrofia (raro disturbo metabolico congenito su base ereditaria, che comporta diffusa demielinizzazione cerebrale).