declamazióne
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sf. [sec. XIV; dal latino declamatío-ōnis].
1) Atto, modo ed effetto del declamare; l'arte di declamare; in particolare, in teatro, il termine è variamente inteso: per alcuni si identifica con la recitazione, per altri ne rappresenta l'aspetto deteriore, degenerativo. Nella critica teatrale moderna è diventato sinonimo di recitazione enfatica.
2) Discorso o componimento enfatico, ampolloso, retorico; non comune, discorso di protesta, invettiva.
3) Presso gli antichi Romani, recitazione pubblica o scolastica di componimenti poetici o prosastici, particolarmente in voga nel primo secolo dell'Impero (per esempio, i dieci libri di Controversiae e quello di Suasoriae di Seneca il Vecchio).