costante
IndiceLessico
agg. e sf. [sec. XIII; dal latino constans-antis, ppr. di constāre, stare fermo, fermarsi].
1) Agg., stabile, durevole, che non muta: un sentimento costante; temperatura costante. Di persona, perseverante negli intenti, nei sentimenti: esser costante nell'amicizia. Incessante, ricorrente: riuscì a finire nonostante le costanti interruzioni.
2) Sf., in matematica e in fisica, grandezza che non cambia al variare di altre quantità o grandezze da cui a priori si può pensare che dipenda. Per estensione, elemento fondamentale, ricorrente e caratteristico, nel pensiero o nella condotta di un individuo o di un gruppo di individui, in un'opera d'arte e simili: le costanti del pensiero moderno; le costanti di una civiltà. In particolare, in filosofia, nell'ambito di un sistema logico, costanti logiche, componenti di una proposizione che non possono essere sostituite senza alterare la forma logica della proposizione stessa. Nella maggior parte dei linguaggi logici formali, hanno funzione di costanti logiche i connettivi proposizionali come “e”, “o”, “se...allora”, “né...né”, ecc.
3) In elettronica, il termine costante è usato anche per indicare parametri caratteristici di un dispositivo o di un'apparecchiatura (costante di tempo di un circuito, costante strumentale, ecc.).
4) In informatica, informazione normalmente utilizzabile ai fini dell'elaborazione, ma destinata a rimanere invariata nel tempo.
Astronomia
In astronomia, nel calcolo delle effemeridi, è utilizzato un sistema di costanti dette costanti astronomiche e comprendente due costanti di definizione e cioè: il numero di secondi di tempo contenuti nell'anno tropico e la costante di gravitazione universale; dieci costanti primarie e cioè: il valore dell'unità astronomica di lunghezza, la velocità della luce, la lunghezza del raggio equatoriale della Terra, il fattore di ellitticità geopotenziale, la costante geocentrica di gravitazione, il rapporto fra le masse della Luna e della Terra, il moto medio siderale della Luna, la costante di precessione in longitudine, l'obliquità dell'eclittica e la costante di nutazione; undici costanti secondarie; le masse dei pianeti.
Fisica
In fisica, il termine costante assume le medesime accezioni che in matematica, dove si parla di costante per indicare l'opposto di variabile (il rapporto π tra la lunghezza di una qualsiasi circonferenza e il suo diametro è costante), oppure un numero determinato (la costante e, base dei logaritmi naturali, la costante di Eulero-Mascheroni, ecc.), o una quantità associata a una o più funzioni di certe variabili che non dipende da queste e può assumere tutti i possibili valori numerici (costante di proporzionalità, costante di integrazione). Tuttavia, mentre nelle espressioni matematiche l'invariabilità delle costanti è assoluta, nel caso delle leggi fisiche espresse analiticamente le costanti di regola sono tali solo con un certo grado di approssimazione. Esse possono essere o numeri puri o grandezze dimensionali. Le costanti fondamentali, o universali, per le quali si rinvia alle rispettive voci, hanno un valore indipendente dal tempo, dal luogo, dallo stato fisico dei corpi interessati e appaiono nell'interpretazione dei più importanti fenomeni fisici e chimici (la costante di gravitazione universale, la carica e la massa dell'elettrone, la costante di Planck, la costante di Boltzmann, la costante di Rydberg, la costante di struttura fine, la velocità della luce nel vuoto, il magnetone di Bohr, la costante di Faraday, ecc.). Il gruppo delle costanti considerate fondamentali è cambiato e si è accresciuto con il progredire delle conoscenze di fisica; la maggior parte delle costanti fondamentali si riferisce alla fisica atomica e subatomica. La precisione nella misurazione delle costanti fondamentali è di grande importanza, perché le previsioni quantitative delle teorie fondamentali della fisica moderna sono legate ai valori numerici delle costanti e nuove e più raffinate determinazioni possono portare a una più completa comprensione di particolari fenomeni.