Lessico

sm. e f. [sec. XVIII; ppr. di contribuire]. Chi paga tributi e, in particolare, imposte, tasse e contributi allo Stato o a un ente pubblico: contribuente di diritto, chi è tenuto a pagare il fisco; contribuente di fatto, colui che, a causa di eventuali traslazioni, sopporta effettivamente l'onere dell'imposta.

Diritto: lo statuto del contribuente

Con la legge 27 luglio 2000, n. 212 è stato approvato lo statuto dei diritti del contribuente. La complessità dell'apparato normativo fiscale del nostro Paese – causata sia dalla molteplicità e dalla frammentarietà di fonti legislative e regolamentari, sia dalla difficoltà di interpretazione e di intelligibilità delle norme nel loro complesso – ha spinto il legislatore ad accelerare i tempi per la riforma dell'intero sistema tributario, al fine di mettere ordine e semplificare la materia; il primo passo era già stato fatto con le deleghe conferite al governo dalla legge 23 dicembre 1996, n. 662. La su citata legge 27 luglio 2000, n. 212 contiene principi che, se rispettati, potrebbero cambiare radicalmente il rapporto tra contribuente e fisco. In base allo statuto, infatti, le leggi e gli altri atti aventi forza di legge che contengono disposizioni tributarie devono menzionarne espressamente l'oggetto nel titolo e non possono avere effetto retroattivo. Spetta inoltre all'amministrazione finanziaria assumere idonee iniziative volte a consentire la completa e agevole conoscenza delle disposizioni legislative e amministrative vigenti in materia tributaria e, in ogni caso, ciascun contribuente può inoltrare per iscritto alla stessa amministrazione finanziaria, circostanziate e specifiche istanze di interpello concernenti l'applicazione delle disposizioni tributarie a casi concreti e personali, qualora vi siano obiettive condizioni di incertezza sulla corretta interpretazione delle disposizioni medesime. L'amministrazione è tenuta a rispondere entro centoventi giorni e in caso di silenzio si intende accettata e valida l'interpretazione della norma data dal contribuente. Altra non meno importante novità è l'istituzione del “Garante del contribuente”: questo, anche in base alle segnalazioni inoltrate per iscritto da qualsiasi soggetto interessato che lamenti disfunzioni, irregolarità, scorrettezze, prassi amministrative anomale o irragionevoli o qualunque altro comportamento suscettibile di incrinare il rapporto di fiducia tra cittadini e amministrazione finanziaria, rivolge richieste di documenti o chiarimenti agli uffici competenti e può attivare le procedure di autotutela nei confronti di atti amministrativi di accertamento o di riscossione.

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