contendìbile
agg. [da contendere]. Termine usato nel linguaggio economico nell'accezione di mercati contendibili; sono, infatti, così definiti quei mercati in cui la concorrenza potenziale (esercitata cioè da imprenditori che ancora non sono entrati nel mercato, ma che potrebbero entrarvi in qualunque momento) vincola il comportamento delle imprese che producono. Perché ciò si verifichi, non devono esservi significative barriere all'entrata. Il caso estremo di perfetta contendibilità si realizza quando all'entrata e all'uscita da un mercato non è associato alcun costo. La teoria dei mercati contendibili, sviluppata da W. Baumol, R. Willing e J. Panzar, rappresenta un tentativo di generalizzazione del tradizionale modello di concorrenza perfetta al caso di rendimenti crescenti di scala.