consacrazióne
IndiceLessico
(anche consecrazióne), sf. [sec. XIV; da consacrare].
1) Il consacrare; rito con cui si consacra, anche in senso figurato.
2) In numismatica, monete di consacrazione, le monete romane coniate a nome di imperatori o di auguste defunti, proclamati divi dal Senato. Esse recano sul recto l'effigie dell'imperatore o dell'augusta e il suo nome con l'appellativo divus (o diva). Monete di consacrazione furono emesse da Cesare fino a Costantino.
Consacrazione. Papa Urbano II consacra l'abbazia di Cluny.
Parigi, Bibliothèque Nationale
Religioni
La consacrazione è un “rito di passaggio” che conduce da una condizione “profana” a una “sacra”. Nella religione romana, è un rito che segna pubblicamente la destinazione divina di un prodotto umano: una statua, un tempio, un'offerta sacrificale, ecc. La pubblicità dell'atto è fondamentale nell'istituto romano ed è collegata all'idea romana del “sacro”. La possibilità di “consacrare”, ossia di determinare il sacro ritualmente, è istintiva di un sistema religioso nei confronti di altri sistemi che ordinano il mondo orientandosi miticamente, ossia su una sacralità raccontata da un mito delle origini e pertanto recepita come un dato di fatto anziché come espressione di volontà attuale. Nella religione ebraica, oggetto della consacrazione erano determinati luoghi naturali (alture, roveto, ecc.) o edificati (il tempio, l'altare), ovvero determinati momenti (nell'Antico Testamento, per esempio, il sabato; Genesi 2, 3) e ancora, con particolare riferimento al loro impiego nel culto, animali e oggetti inanimati (acqua, olio, sale, che divengono a loro volta peculiari mezzi di consacrazione); infine, sono consacrate determinate persone, quali il sacerdote (Esdra 29; Levitico 8), il re, nazirei e profeti. Nel cristianesimo, la consacrazione avviene con l'atto e la parola. In origine, secondo un principio già proprio del diritto romano, ministro della consacrazione era solo il vescovo o un suo delegato; da quel momento la cosa sacra apparteneva a Dio e nessuno poteva avanzare diritti su di essa . La consacrazione per antonomasia nella Chiesa cattolica è quella del pane e del vino che, nella messa, diventano Corpo e Sangue di Gesù Cristo; altre consacrazioni sono: del vescovo, dell'altare fisso, della pietra sacra per l'altare, del calice e della patena, della chiesa.