compostàggio
sm. [da compost]. Trattamento biologico cui sono sottoposti i rifiuti solidi organici o i fanghi di fogna per ottenerne prodotti fertilizzanti (compost). Il compostaggio consiste nella decomposizione aerobica dei composti organici complessi presenti nel materiale di partenza (fanghi o rifiuti) in sostanze semplici, assimilabili dalle piante. Al processo di degradazione biologica segue una fase di umificazione, ossia di trasformazione delle sostanze organiche in humus. Il compostaggio dei rifiuti può essere preceduto dalla loro macinazione, vagliatura e omogeneizzazione. Eminentemente di carattere industriale, il compostaggio si è via via sviluppato anche in ambito domestico, favorito da alcune aziende comunali di smaltimento che forniscono gratuitamente il materiale necessario e praticano sconti sulle tariffe di raccolta dei rifiuti solidi urbani. In molte realtà rurali, sia europee sia del Terzo Mondo, i gas emessi dai batteri che demoliscono la biomassa durante la fase di compostaggio vengono recuperati e utilizzati per usi domestici (gas di cucina) o per generare energia elettrica; questo processo (cogenerazione) utilizza impianti a turbina da centinaia di kW. Esistono anche dei minicogeneratori, come il Totem (Total energy module) della FIAT, il primo della storia (1973), con i suoi 15kW, utilizzato in piccole aziende agricole, e microcogeneratori per utenze fino a 3kW.