compliménto
Indicesm. [sec. XVI; dallo spagnolo cumplimiento].
1) Manifestazione di ossequio, di omaggio: “se è in casa, fagli i miei complimenti” (Goldoni); “Non so fare complimenti alle signore” (Tommaseo); in loc., per complimento, per cortesia formale; senza complimenti, in maniera sbrigativa; non far complimenti, non aver ritegno, non aver riguardi: è un tipo che non fa complimenti con nessuno. Per estensione, complimenti!, congratulazioni: complimenti per la tua promozione!
2) Ant., discorso d'occasione: “Un cortese / complimento alla francese” (Monti). In particolare, nel teatro francese del sec. XVI, il breve discorso di congedo rivolto dal capocomico o dal primattore al pubblico, per ringraziarlo della sua partecipazione o per annunciare un nuovo spettacolo. Nel secolo successivo il complimento acquistò una fisionomia più precisa, diventando un monologo, non sempre improvvisato e assai gradito dal pubblico. Nel sec. XVIII prese il nome di complimento il discorso di apertura e chiusura della stagione teatrale.