compactata
s. neutro pl. latino. Accordi, patti. I compactata di Trento del 1363, stabiliti tra il duca Rodolfo IV del Tirolo e il principe vescovo Albrecht von Ortenburg, definirono la rinuncia al potere temporale da parte dei vescovi. § I compactata di Praga furono approvati nel 1433 dal Concilio di Basilea, per porre termine alle guerre tra il re d'Ungheria Sigismondo I e le popolazioni boeme, legate alla dottrina hussita. I patti riaffermavano la validità di quei “Quattro Articoli” per cui i Boemi si erano sempre battuti: predicazione della parola di Dio come dottrina e come norma di vita; amministrazione della comunione sub utraque specie del pane e del vino (da cui si denominarono utraquisti gli aderenti all'ala moderata, appartenente ai ceti più elevati); impegno del clero a vivere secondo i principi della povertà evangelica; regolamentazione delle punizioni dei peccati mortali pubblici. In campo politico i compactata rappresentano un compromesso stipulato tra le forze interessate a far cessare il clima di ribellione che avrebbe potuto assumere più precise connotazioni sociali, pericolose per la stessa nobiltà boema. A seguito dei compactata, Sigismondo fu ufficialmente considerato re di Boemia.