collettivo

agg. e sm. [sec. XVI; dal latino tardo collectivus].

1) Agg., che comprende o riguarda una pluralità di persone o cose; che è comune a diverse persone o cose: lavoro collettivo; spesa collettiva; interessi collettivi; benessere collettivo; bisogno collettivo, contratto collettivo di lavoro, quello stipulato tra datori di lavoro e lavoratori per disciplinare i rapporti di lavoro individuali.In particolare, in linguistica, dei nomi che indicano un insieme, una raccolta, una serie di persone (gente, plotone, squadra, scolaresca), di animali (gregge, mandria, sciame), di cose (argenteria, vestiario, fogliame), mentre i nomi individuali designano un singolo oggetto. Appunto perché il nome collettivo, pur essendo grammaticalmente un singolare, esprime una pluralità di esseri o di cose, il suo predicato può essere anche messo al plurale: “la gente videro ch'egli era vivo” (Boccaccio); “la povera gente usano poco questa parola” (Tommaseo).

2) In aeronautica, passo collettivo, valor medio del passo delle pale di un rotore di elicottero che definisce modulo e verso della trazione da questo fornita.

3) Sm., l'insieme delle persone che lavorano in un'organizzazione politica o sindacale; organismo consultivo o deliberante.

4) Nel jazz, improvvisazione estemporanea di più strumenti.