climatoterapìa
sf. [sec. XIX; dal greco klíma-atos, clima+terapia]. Trattamento di una malattia con il soggiorno in località che presenti un clima favorevole alla sua risoluzione. Il clima marino, in genere, esercita la sua funzione benefica sulla tendenza all'anemia, sui difetti di accrescimento, sugli stati di linfatismo, sulle anoressie, sulle bronchiti e riniti croniche. Il clima di pianura è leggermente sedativo e tonico. Il clima di montagna ha un'azione stimolante sull'appetito e sull'intero sistema neurovegetativo, è indicato negli stati di anemia e in alcune affezioni respiratorie non in fase acuta (bronchiti croniche, esiti di polmoniti e pleuriti). Anche i climi di lago, di foresta, di deserto presentano una certa importanza ed esercitano effetti biologici sull'organismo umano.