climatizzazióne
sf. [sec. XX; dal francese climatisation]. Condizionamento dell'aria in ambienti chiusi. In particolare, il termine è usato con riferimento agli abitacoli delle automobili in cui l'impianto di climatizzazione comprende: un riscaldatore, funzionante per mezzo di un radiatore particolare cui può essere fatta affluire in misura regolabile l'acqua di raffreddamento del motore; un sistema regolabile per la circolazione dell'aria entro tale radiatore; un sistema per il convogliamento dell'aria uscente dal radiatore, secondo le necessità, a bocchette orientabili disposte alla base del parabrezza, sulla plancia e nella parte inferiore dell'abitacolo; un ventilatore a velocità variabile per aumentare all'occorrenza il flusso d'aria. Generalmente l'impianto di climatizzazione è integrato da aeratori dinamici orientabili che introducono aria esterna. L'impianto di climatizzazione degli autoveicoli assolve principalmente due funzioni: la ventilazione interna, che ha lo scopo di assicurare il ricambio dell'aria viziata nell'abitacolo con afflusso di aria dall'esterno; il riscaldamento della vettura, che si ottiene facendo passare l'aria di ventilazione attraverso un idoneo apparato riscaldatore (piccolo radiatore collegato all'impianto di circolazione dell'acqua di raffreddamento del motore; termoventilatore; ecc.). Poiché l'aria utilizzata dall'impianto di climatizzazione viene prelevata dall'esterno in prossimità del suolo, dove maggiori sono le concentrazioni del pulviscolo e dei gas di scarico dei veicoli che precedono (oltre alle esalazioni del motore della vettura stessa), vengono adottati sistemi di filtraggio appositamente studiati e si stanno diffondendo, anche nelle automobili di serie di media cilindrata, dispositivi che rendono possibile il ricircolo dell'aria presente nell'abitacolo; questi sistemi richiedono, tuttavia, comandi di chiusura ermetica di tutte le comunicazioni con l'esterno (bocchette di aerazione, canalizzazioni statiche dell'aria, ecc.).