cinemascope
s. inglese usato in italiano come sm. Procedimento speciale di ripresa cinematografica e di proiezione per schermo panoramico, più largo del normale e ricurvo. Fu lanciato commercialmente dalla 20th Century Fox nel 1953 col film La tunica, sulla base di un brevetto del francese Henri Chrétien risalente al 1929: l'obiettivo anamorfico Hypergonar, che nella ripresa registra, con rapporto di compressione 2:1, un campo più vasto allungando e deformando le immagini, mentre in proiezione le restituisce, con rapporto 1:2,35 tra i lati, alla dimensione reale per il fenomeno ottico dell'anamorfosi, sperimentato ancor prima dell'avvento del cinema. Uno dei vantaggi del cinemascope derivò dall'impiego della pellicola 35 mm, consentendo quindi l'uso di proiettori standard. Si è peraltro utilizzata anche una pellicola 55 mm. Con l'aggiunta del suono stereofonico, oggi su piste magnetiche, l'impiego del cinemascope (presto seguito da altri sistemi analoghi) assunse un'impronta spettacolare in funzione antitelevisiva; più tardi fu utilizzato con qualche pretesa estetica.