cinemàtica
sf. [sec. XIX; dal francese cinématique, che risale al greco kínēma-atos, movimento]. Sezione della meccanica che descrive il movimento dei corpi indipendentemente dalle cause che li producono, cioè indipendentemente dalle forze, e che si fonda essenzialmente sui concetti di spazio e di tempo. La definizione della cinematica come “geometria del movimento” è corretta per una descrizione del movimento nell'ambito della teoria della relatività, ma può essere accettata anche per una descrizione classica, in quanto lo schema relativistico e quello classico coincidono in quasi tutti i casi più comuni. A seconda che il corpo in movimento sia un punto materiale, un sistema rigido, un sistema deformabile, ecc. si parla di cinematica del punto,cinematica dei sistemi rigidi,cinematica dei sistemi deformabili, ecc. Studiare il moto di un corpo significa determinare istante per istante la posizione di ogni suo punto rispetto a un prefissato sistema di riferimento e questo può essere fatto in molti casi con regole semplici, quando si conosca il moto di uno o di più punti del corpo. Lo studio del moto relativo, ossia delle leggi di movimento definite da due osservatori in moto l'uno rispetto all'altro, costituisce l'oggetto della cinematica relativa; essa è basata sui due postulati che sia possibile determinare un tempo assoluto indipendente dall'osservatore e che la distanza tra due punti prefissati sia anch'essa indipendente dal moto relativo degli osservatori. Questi postulati sono validi nei casi più comuni, come dimostra l'esperienza, ma non lo sono più quando la velocità relativa degli osservatori è vicina a quella della luce. La descrizione del moto è allora oggetto della cinematica relativistica di cui la cinematica relativa è un caso particolare corrispondente a ritenere infinita la velocità della luce.