centuriazióne

sf. [dal latino centuriatíonis, da centuriāre, dividere in centurie]. Sistema di ripartizione del suolo, sul territorio romano. Aveva come corrispondente il raggruppamento organico di persone ed entrambi erano legati alla comune distribuzione interna in 100 parti o unità (centuriatio da centum): secondo le fonti la suddivisione originaria del suolo (che la tradizione faceva risalire allo stesso Romolo) era di duecento iugeri (iugero = quadrato di 710 m di lato) per ogni cento uomini. Questa ripartizione (in seguito non più rispettata sul territorio romano) si ritrova nelle colonie e sussisteva ancora in Africa, in epoca postdiocleziana, come unità di tassazione fondiaria. Il disegno di urbanizzazione era fondato su alcuni assi principali, che partivano spesso dal centro di una città e si risolvevano in una rete di direttrici parallele e ortogonali (ad angolo retto), integrando in tal modo la città e la campagna. Città, colonie e municipi ripeteranno in modo fisso questa geometrizzazione con il centro degli assi nella castramentatio, comprendente tutti gli impianti dell'accampamento militare. A Roma invece (ma in epoca tarda) l'urbanizzazione cercherà di adeguarsi allo spontaneismo delle condizioni naturali. La centuriazione rimane tuttora (almeno nella realtà fisica dei confini) in molte pianure italiane da Capua alla zona del Padovano, dove si parla ancora del “graticolato romano”.

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