centrino

Indice

sm. [sec. XX; dim. di centro].

1) Tessuto ricamato che si colloca nel centro di una tavola o sul piano di un mobile o sui vassoi, con funzione ornamentale.

2) Contrassegno utilizzato per materializzare sul terreno o su un manufatto un caposaldo di livellazione o un vertice trigonometrico, topografico o catastale o genericamente un punto di una rete di inquadramento geometrico sul terreno "Per i tipi di centrino vedi gli schemi a pg. 166 del 6° volume." . La materializzazione deve essere eseguita con la massima cura per far sì che il centrino rimanga il più a lungo possibile inalterato nel tempo e protetto dai danneggiamenti. È utilizzato per identificare inequivocabilmente ed esattamente il punto su cui riposizionare sia un tacheometro o un teodolite nelle misure di triangolazione che una stadia verticale nelle misure di livellazione. Anticamente il centrino poteva essere costituito da una croce o da un triangolo o da un cerchietto incisi su una roccia o su una pietra spianata; successivamente sono stati impiegati una piastra metallica in zinco o in ghisa acciaiosa o un chiodo in acciaio inox nel caso di vertici trigonometrici oppure un blocchetto di porcellana o di vetro con una testa semisferica alla sommità o un chiodo di acciaio inox nel caso di caposaldi di livellazione. Per potere preservare il più a lungo possibile dalle intemperie e dai danneggiamenti i punti materializzati esistono centrini di superficie, centrini di profondità, (ubicati in asse rispetto a quelli di superficie) e centrini di riferimento (collocati per individuare quello di superficie nel caso che quest'ultimo sia stato asportato). In Italia i centrini dei vertici trigonometrici e dei capisaldi di livellazione sono protetti dalla legge del 3 giugno 1935, n. 1024, relativa alla protezione dei punti trigonometrici, capisaldi di livellazione, ecc.

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