centralismo
sm. [sec. XIX; da centrale]. Sistema di governo tendente ad attribuire al potere centrale tutte le funzioni statali, anche quelle che potrebbero essere demandate agli organi periferici e agli enti autonomi. § Centralismo democratico, principio leninista secondo cui nell'ambito dell'organizzazione comunista si devono realizzare contemporaneamente l'unanimità politica e l'autonomia. Nel centralismo democratico esistono quindi due momenti, quello democratico che favorisce le iniziative dei militanti, mantenendo vivo il legame tra la base e il vertice direttivo, e quello centralizzatore che garantisce il rispetto della linea politica di partito e combatte l'attività frazionistica e ogni altra azione contraria alla disciplina. La difesa dell'unità del partito rispecchia l'unitarietà degli interessi della classe operaia, per cui vi possono essere divergenze di opinione, ma sempre entro i limiti degli interessi di classe. La rottura dell'unità può generare due deviazioni: il centralismo burocratico e militare e la democrazia anarchica e individualista.