cavallino (sostantivo)
Indicesm. [sec. XV; dim. di cavallo].
1) Cavallo piccolo e giovane: “Un cavallino giovane da corsa” (Palazzeschi).
2) Pelliccia a pelo rasato, particolarmente adatta per soprabiti di foggia sportiva, ottenuta dalla concia di pelli di puledri o di cavalli di piccole dimensioni.
3) Linea curva ottenuta come proiezione, sul piano longitudinale di simmetria della nave, dell'intersezione della superficie interna di ciascuna murata con la superficie inferiore del ponte di coperta. Il cavallino , detto anche “linea di insellatura”, è di solito diritto (concavità verso l'alto), più raramente rovescio (concavità verso il basso).
4) Pompa a stantuffo a semplice o doppio effetto trascinata direttamente da motore a vapore o a stantuffo, utilizzata specialmente come unità di servizio o di riserva per l'alimentazione d'acqua delle caldaie a vapore.
5) In filatelia, cavallini sardi, nome con il quale i collezionisti indicano i fogli di carta postale bollata posti in circolazione il 1º gennaio 1819 nel Regno di Sardegna e ritirati il 30 maggio 1836. Il nome dato ai fogli deriva dall'impronta apposta su di essi e raffigurante un genietto a cavallo che suona il corno. L'emissione dei cavallini aveva lo scopo di facilitare il pagamento della tassa dovuta all'erario da coloro che facevano trasportare la corrispondenza con mezzi propri. Il prezzo del foglio bollato non dava dunque diritto al trasporto della lettera scritta su di esso, ma corrispondeva alla tassa che lo Stato ricavava dal monopolio del servizio postale. È pertanto errato considerare i cavallini quali precursori del francobollo, avendo essi una funzione fiscale analoga a quella degli attuali francobolli di recapito autorizzato.