campanifórme
agg. [sec. XIX; da campana+-forme]. A forma di campana. In particolare: A) in matematica, parabola pura e parabola con ovale, due delle cinque curve alle quali, secondo I. Newton, possono ridursi per proiezione tutte le cubiche piane. B) Di produzione vascolare preistorica caratterizzata da recipienti a forma di campana rovesciata o di calice, decorati solitamente a fasce incise che corrono parallele tutto intorno al corpo dei vasi. Questo tipo di ceramica è largamente diffuso in abitati e sepolture di un areale molto esteso, che comprende l'Europa occidentale e centrale, l'Italia e le Isole Britanniche in un periodo (2500-2300 ca. a. C.) che in tutto il continente costituisce l'orizzonte terminale dell'Età del Rame. Sebbene si sia tentato di collegare l'ampia diffusione a movimenti più o meno limitati di popolazione e di individuarne l'area di origine nella Penisola Iberica o in Boemia, recentemente si è ipotizzato che almeno in alcuni ambiti tale ceramica rappresenti uno status symbol di élites emergenti in comunità preistoriche relativamente indifferenziate.