calcìdico
Indiceagg. e sm. (pl. m. -ci) [sec. XVIII; dal latino Chalcidícus, dal greco Chalkidikós].
1) Agg., lo stesso che calcidese; più in particolare, relativo alla penisola Calcidica.
2) Sm., tipo di portico antico di cui ci sfuggono le esatte caratteristiche architettoniche. Vitruvio chiama calcidico il raccordo tra le navate laterali della basilica, come si realizzerà, per esempio, nella Basilica Ulpia nel Foro di Traiano a Roma.
L'organizzazione della Lega Calcidica, che si presentava fin dalle origini come un'unità etnica articolata in minori unità cittadine, cioè come una simpolitia, non è da porsi nel sec. V o IV a. C., ma pare risalga al tempo della colonizzazione del sec. VIII a. C. È attestata l'esistenza di un'assemblea popolare deliberante, démos, e di un'assemblea rappresentativa, boulé, con poteri consultivi e forse anche giudiziari; inoltre il trattato concluso dalla Lega con Filippo II di Macedonia nel 357 a. C. rivela l'esistenza di magistrati “comuni” (cioè federali) e alcune monete attestano l'esistenza di magistrati eponimi, forse strateghi. Importante fra le cariche militari era quella di Ipparco, comandante della cavalleria, parte preminente delle forze della Lega. Nel 479 a. C. i Calcidesi ottennero dal persiano Artabazo la città di Olinto; passarono poi sotto il controllo di Atene alla quale si ribellarono nel 432 a. C. con l'appoggio dei Macedoni. Nello stesso periodo avvenne il sinecismo in Olinto delle piccole città della costa. Nel 422 a. C., un anno dopo la Pace di Nicia, la Lega, rifiutandosi di riconoscere quei patti, non si sciolse anche se ci fu un temporaneo indebolimento, superato fra il 393 e il 383 a. C., quando Olinto cominciò a estendere la sua egemonia verso la Tracia e la Macedonia. Da questo momento la storia della penisola si identifica con quella di Olinto che nel 348 a. C., grazie all'appoggio del partito filomacedone, fu distrutta da Filippo di Macedonia. Con l'annientamento di Olinto la lega fu sciolta definitivamente e da questo momento la Calcidica seguì le sorti della Macedonia.