calènde

(ant. calèndi), sf. pl. (davanti a nomi di mesi troncato in calèn) [sec. XIV; dal latino calendae]. Il primo giorno del mese, secondo il calendario romano antico: “Molti doni fece la imperatrice la mattina di calen di gennaio 1310 ai suoi cavalieri” (Compagni); alle calende greche, a tempo indeterminato, che non verrà mai, perché i Greci non usavano questo vocabolo. § Le calende erano una giornata sacralmente importante, dedicata a Giunone e a Giano; uno dei pontefici compiva un sacrificio allo spuntare della luna nuova e proclamava l'inizio di una fase lunare. La presenza di Giunone al principio della fase lunare va messa in relazione con la presenza di Giove al momento del plenilunio della stessa fase (le idi), che veniva così circoscritta come ciclo cosmico e pertanto ordinata dalla coppia di dei che del cosmo erano i supremi reggitori.