céppo

Lessico

sm. [sec. XIII; latino cippus, palo, colonnetta di pietra o di legno].

1) Parte basale, piede del tronco delle piante legnose, dal quale si dipartono le radici.

2) Sezione di grosso tronco d'albero, ben pareggiato, usato come base d'appoggio, per esempio dell'incudine, o come solido piano di lavoro: il ceppo del macellaio, sul quale si taglia e si batte la carne; il ceppo del boia, il toppo sul quale si appoggiava la testa del condannato alla decapitazione. Anche grosso ramo o pezzo di tronco d'albero da ardere nel focolare; ciocco: il ceppo prese fuoco scoppiettando; in particolare, il ciocco benedetto che si brucia nel camino la notte di Natale: festa del ceppo, o solo il ceppo, il Natale; passare il ceppo in famiglia; fare buon ceppo, passare bene le feste natalizie; per estensione, la personificazione di Babbo Natale e anche dono di Natale: “Le mando per ceppo questa bella erudizione” (Magalotti).

3) Fig., origine, capostipite di una famiglia, di una stirpe: “Lo ceppo di che nacquero i Calfucci” (Dante). In particolare, in antropologia, nella classificazione introdotta da R. Biasutti, razza principale, cioè un complesso di tipi morfologici affini: il ceppo dei Negroidi. Disus., persona sciocca, balorda, testarda: “tanti che vanno alle scuole e n'escono ceppi” (G. Gozzi); più com. per indicare insensibilità o lentezza di riflessi e di movimenti: sembrare un ceppo, restare come un ceppo In senso più generico, gruppo, nucleo: un ceppo di case.

4) Al pl., in ginnastica, piccoli attrezzi simili agli appoggi, ma di forma piramidale.

5) Elemento di legno massiccio o d'altra materia che fa parte di strumenti o attrezzi complessi, con funzione di base o sostegno: ceppo dell'aratro, elemento di sostegno del timone; ceppo della campana, trave di sostegno; ceppo dell'ancora, traversa di legno o ferro posta, in alcuni tipi di ancora, sul fuso presso la cicala, normale al piano che contiene sia le marre sia il fuso stesso. Ceppo del freno, nei dispositivi frenanti per veicoli, elemento d'attrito esplicante la sua funzione per confricazione con il cerchione di una ruota. Nei veicoli ferroviari il ceppo è l'elemento del dispositivo di frenatura, solidale al telaio, che durante la frenata viene premuto contro il cerchione in acciaio. I ceppi, normalmente due per ruota per non provocare carichi anormali sugli assi, sono azionati da un insieme di leve, azionate a loro volta da una sola asta centrale; sono fissati ai portaceppi in modo da poter essere sostituiti con facilità man mano che si usurano.

6) Al pl., blocchetti di legno in cui si serravano un tempo i piedi dei prigionieri; fig., catene, vincoli, schiavitù: essere in ceppo, imprigionato, vincolato; rompere, spezzare i ceppi, liberarsi.

7) Ant., cassetta con fessura per raccogliere le elemosine.

8) In petrografia, conglomerato poligenico dovuto alla cementazione di depositi alluvionali pleistocenici, formatisi lungo il corso di molti fiumi, in specie lombardi, che scendono verso la Pianura Padana. Nelle varietà più cementate è usato come pietra da costruzione e da rivestimento. A seconda delle dimensioni degli elementi clastici è denominato ceppo rustico il tipo con elementi grossolani costituiti da ciottoli litologicamente eterogenei e uniti da cemento calcareo arenaceo, ceppo mezzano e ceppo gentile rispettivamente le varietà a grana media e minuta.

Folclore

Comune a molti Paesi è l'usanza cristiana, in cui rivive l'antica festa del fuoco del solstizio d'inverno, di far bruciare nel periodo che va dalla notte di Natale all'Epifania un grosso ceppo di quercia. Cenere e resti del ciocco venivano un tempo usati durante l'anno con funzioni propiziatorie. Il ceppo rientra anche nelle manifestazioni legate al ciclo della vita, e in particolare al fidanzamento. In alcuni paesi italiani, specie nel Meridione, sopravvive la consuetudine di lasciare davanti alla casa della ragazza prescelta un tronco d'albero: se il ceppo viene portato in casa, è segno che il giovane è bene accetto.