blàstula
sf. [sec. XIX; dal latino scientifico blastŭla, dim. del greco blástē, germe]. Stadio di sviluppo dell'uovo fecondato, tipico delle uova a segmentazione totale, successivo a quello di morula e la fase terminale del processo di segmentazione. La blastula è costituita da uno strato di blastomeri (blastoderma) delimitante una cavità ripiena di liquido (blastocele). La formazione della blastula è uno degli eventi più importanti dello sviluppo embrionale; a partire dallo stadio di blastula le cellule, tutte diseguali, iniziano il loro processo di differenziamento, indirizzandosi ciascuna ai propri compiti. Prima dello stadio successivo (gastrula) le diverse parti sono già destinate ai diversi organi adulti. Questo differenziamento precoce è dovuto alla distribuzione non uniforme dei componenti del citoplasma dell'uovo.