biogenètico
agg. (pl. m. -ci) [sec. XIX; bio-+genetico]. Relativo alla biogenesi; che concerne lo sviluppo degli esseri viventi. Legge biogenetica fondamentale, tesi formulata da F. Müller nel 1864, e definita da E. Haeckel nel 1866, la quale afferma che lo sviluppo dell'individuo (ontogenesi) rappresenta la ricapitolazione dello sviluppo evolutivo del gruppo animale cui appartiene l'individuo (filogenesi). Non tutte le strutture embrionali sarebbero tuttavia di origine filogenetica, ma solo alcune, come le formazioni palingenetiche, cui si sarebbero aggiunte nel corso dello sviluppo formazioni cenogenetiche attribuibili a particolari condizioni riguardanti l'individuo. Alcuni fatti embriologici, di difficile comprensione, troverebbero una soddisfacente spiegazione nell'ambito di questa legge, per esempio la comparsa, nell'embrione di tutti i Vertebrati terrestri, delle fessure branchiali, degli archi aortici, la presenza di rudimenti e atavismi, ecc.