bilirubinemìa

sf. [sec. XX; da bilirubina+-emia]. Quantità di bilirubina contenuta nel sangue (valore normale fino a 1,2 mg per 100 ml, di cui da 0,2 a 0,8 mg sono di bilirubina indiretta e il resto è costituito da bilirubina diretta). La bilirubinemia è elevata in numerosi stati patologici per aumentata produzione di bilirubina (per esempio a causa di emolisi), o per ridotta captazione o coniugazione epatica (per esempio nella malattia di Gilbert), o ancora per ridotta secrezione biliare (nella colestasi); in quest'ultimo caso si ha un aumento della bilirubina coniugata, che può attraversare il filtro renale e quindi passare nelle urine, cui conferisce un caratteristica colorazione dal giallo carico al color marsala, in rapporto alla quantità.

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