biffa
Indicesf. [sec. XIV; prob. dal longobardo wīffa, segno di confine].
1) In topografia, asta portante a una estremità un segnale rettangolare, detto scopo o mira, fisso o mobile, generalmente diviso in quattro settori alternativamente colorati. Le biffe sono usate per individuare sul terreno un allineamento, nelle operazioni topografiche di livellazione, distanziometriche, ecc.
2) Piastra in gesso o vetro che, inserita in un'incrinatura muraria, ne evidenzia, rompendosi, eventuali allargamenti segnalanti l'aggravarsi dei cedimenti strutturali dell'edificio.
3) Grande macchina d'assedio usata dal sec. XIII al XVI, funzionante come una fionda a contrappeso e capace di scagliare massi di oltre un quintale. Il peso del proiettile, che veniva collocato in un grande cucchiaio, era scelto in relazione alla distanza di tiro. L'armamento del braccio di lancio veniva effettuato con un complesso sistema di argani e paranchi. L'altezza complessiva di questa macchina superava spesso i 35 m.