bastardo
Indiceagg. e sm. [sec. XIII; dal francese ant. bastard, figlio di un principe e di una concubina].
1) Nato da genitori non legittimamente coniugati: figlio bastardo o bastardo, figlio illegittimo, spesso con implicazione spregiativa: “Tu prole mia? No, no... empio bastardo!” (Marino). Fig., spurio, falso, corrotto, non autentico: lingua bastarda; epoca bastarda; “Terra di frontiera, terra bastarda” (Baldini).
2) Prodotto d'incrocio tra due razze diverse, detto anche di animali e piante: un cane bastardo.
3) Per estensione, irregolare, eterogeneo, che si discosta per forma o grandezza dalla norma: letto bastardo, a una piazza e mezza; lima bastarda, lima con dentatura piuttosto rada, adatta a lavori di aggiustaggio. Nella tecnica tipografica, ogni carattere non appartenente a una serie classica.