avicoltura
sf. [avi-+coltura]. Allevamento degli uccelli per diletto o commercio. Quasi tutti gli uccelli, se presi in giovane età dal nido, possono vivere in cattività se l'ambiente in cui vivono è il più possibile simile a quello naturale. Le specie allevate sin dai tempi più remoti sono state colombi, palmipedi e, successivamente, numerosi uccelli ornamentali, quali canarini, passeracei giapponesi e australiani, pappagallini ondulati, ecc. L'impiego di tecniche che migliorano la fecondità, specialmente nelle galline (con un aumento della produzione annua media delle uova), il perfezionamento nell'alimentazione, la profilassi e la lotta contro le malattie hanno contribuito a valorizzare l'allevamento del pollame, la cui importanza economica ha raggiunto quella dei bovini. Anche altri galliformi, i palmipedi e i colombi rivestono un certo interesse per la produzione sia di uova sia di carne. Sviluppata è anche l'avicoltura a scopo ornamentale.