Lessico

sf. [sec. XIV; latino attractío -ōnis].

1) Forza e azione con cui un corpo attira a sé un altro. Fig., simpatia, fascino che suscita interesse, attrattiva: le sue labbra emanavano una forte attrazione; provare attrazione per qualcuno, per qualcosa. In particolare: A) In psicologia, valenza positiva di un oggetto o di una persona. B) In etologia, attrazione sessuale, fenomeno per il quale un animale, durante il periodo della riproduzione, attrae nelle sue immediate vicinanze individui della medesima specie e di sesso opposto. Per esempio, tra gli insetti sono le femmine che emettono sostanze chimiche (vedi feromoni), in certe specie di uccelli sono i maschi che utilizzano a questo scopo il canto (vedi territorialismo e comunicazione), ecc. C) In fisica, forza mutua che si esercita tra due enti fisici anche di tipo eterogeneo tendente ad avvicinare l'uno all'altro.

2) Numero eccezionale che costituisce il pezzo forte di uno spettacolo.

Geografia

La capacità di un luogo o di un'area di modificare la posizione nello spazio geografico di fenomeni, attività, persone, avvicinandoli a sé in virtù di caratteristiche di centralità e di accessibilità che rendono più conveniente il luogo o l'area rispetto allo spazio circostante. Sostanzialmente mutuato dalla fisica, il concetto di attrazione viene applicato alla localizzazione delle attività produttive, alla funzione regionale di un centro urbano, all'azione esercitata da infrastrutture di comunicazione o da strutture di erogazione di servizi, ecc. Nel caso della localizzazione industriale, l'attrazione è esercitata congiuntamente da più fattori, generalmente in competizione fra loro, e cioè dalla posizione dei luoghi in cui si registra una disponibilità economicamente vantaggiosa di materie prime, di energia, di manodopera; dalla posizione del mercato; e, infine, dalla disposizione delle vie di comunicazione. Secondo le condizioni tecnologiche e il tipo di produzione, l'installazione industriale subirà un'attrazione maggiore o minore da parte di ciascun fattore, fino ad adottare l'ubicazione ottimale, tale essenzialmente in base ai costi di trasporto per ciascuno dei fattori di produzione e per il prodotto finale; è da considerare, in questo senso, anche la rilevanza di altri fenomeni attrattivi, come particolari politiche di incentivazione tariffaria, fiscale, ecc., miranti a rendere più vantaggiosa la localizzazione produttiva in una determinata area. Risulta tuttavia basilare il ruolo delle vie di comunicazione e dei sistemi di trasporto, che sono in grado di esercitare di per sé un'attrazione sulle attività produttive, rispetto alle quali fungono da media capaci di rendere accessibili e di connettere fra loro i luoghi in cui sono ubicati gli impianti, i fattori di produzione e il mercato: tipica era, in passato, l'attrazione esercitata dai tronchi ferroviari e soprattutto dalle stazioni sugli impianti industriali, come lo è attualmente l'attrazione esercitata dai nodi autostradali o, in certi casi, dagli scali aeroportuali. La stessa funzione connettiva delle vie di comunicazione si esplica nei confronti delle attività di servizio di qualsiasi tipo (commerciale, sanitario, amministrativo, ecc.); le località dotate di infrastrutture di comunicazione fitte e polarizzate, come è il caso dei centri urbani, sono quindi meglio di altre in grado di attrarre sia (permanentemente) le funzioni di servizio con i rispettivi centri erogatori, sia (temporaneamente) gli utenti, che proverranno da un'area (detta area di attrazioneo di gravitazione) la cui ampiezza è in rapporto al costo economico della distanza che è necessario percorrere per fruire dei servizi stessi. Si può considerare quindi, in questi casi, l'area di attrazione di una città o anche, più minutamente, di un ospedale, di una scuola, di un centro commerciale, ecc. Benché si sia tentato a lungo di precisare leggi e modelli formali che dessero conto dei processi e dei fenomeni di attrazione spaziale, si è dovuto ammettere che non appare possibile né descrivere compiutamente né prevedere con sufficiente precisione tali fenomeni, soprattutto perché molti degli elementi che vi concorrono non sono convenientemente ponderabili. Sono noti, per esempio, veri e propri fenomeni di attrazione residenziale che non dipendono da fattori economici, ma piuttosto dalla percezione individuale e collettiva delle condizioni qualitative dell'area che esercita attrazione, o dalla particolare composizione socio-economica della popolazione che vi risiede. I fenomeni che, inversamente, comportano l'allontanamento massiccio di attività e persone da un luogo (per esempio dalle grandi città) sono stati definiti, come in fisica, fenomeni di repulsione.

Linguistica

Fenomeno per il quale un elemento lessicale “attrae” un sostantivo, un pronome o un verbo nel proprio caso, genere, numero grammaticale o modo verbale: nell'espressione latina urbs, quam statuo, vestra est (vostra è la città che erigo) il sostantivo urbs viene attratto nel caso accusativo dal pronome relativo che segue e si ha pertanto urbem quam statuo vestra est (Virgilio). Il fenomeno prende in latino il nome di attrazione modale nel caso delle proposizioni dipendenti che, se fanno parte integrante di un concetto espresso da una reggente col verbo al congiuntivo o all'infinito, vengono normalmente attratte nel modo congiuntivo anche se sono introdotte da congiunzioni che vogliono l'indicativo: mos est Athenis quotannis in contione laudari eos, qui sint in proelio interfecti (Cicerone; è costume in Atene celebrare ogni anno con un discorso in una adunanza pubblica quelli che sono caduti in battaglia).

Statistica

Gli indici di attrazione sono particolari indici proposti da R. Benini per misurare la tendenza degli sposi ad assortirsi secondo l'identità di certi caratteri, come, per esempio, l'età, il luogo di nascita, il grado d'istruzione, ecc. Nello specchietto "Lo specchietto è a pag.116 del 3° volume." , "Per gli indici di attrazione vedi specchietto al lemma del 3° volume." dovuto allo stesso Benini, si può rilevare come, alla fine del sec. XIX, la concordanza tra le età degli sposi aveva un'importanza minima, mentre l'identità del credo religioso aveva importanza massima. Attualmente gli indici di attrazione costituiscono uno strumento di indagine statistica usato in campi assai più ampi di quello originale.

Urbanistica

Fenomeno che si manifesta quando la localizzazione delle attività sul territorio viene condizionata dalla presenza di determinati elementi preesistenti. Il fenomeno dell'attrazione dipende dalla dimensione delle entità interessate, oltreché dal contesto che lo determina. Si possono distinguere, in relazione ai tempi e ai contesti, diverse fasi del fenomeno di attrazione: a una prima, nella quale i poli di attrazione sono costituiti dalle fonti di energia e di materie prime, ne segue una più recente, nella quale i poli sono costituiti dalle infrastrutture (strade, aeroporti, centri di attività terziarie, ecc.). È dunque evidente come non sia possibile definire in maniera soddisfacente una legge che regoli questo fenomeno, ma solo descriverne le caratteristiche e le tendenze.

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