arrèdi sacri

gli oggetti che servono per il culto: i vasi sacri per la conservazione dell'Eucarestia; i paramenti che il sacerdote indossa nelle sacre funzioni; gli ornamenti dell'altare e della chiesa. La materia con cui sono confezionati gli arredi sacri tende a diventare sempre più preziosa a misura che si trova a più diretto contatto con l'Eucarestia. In particolare: la pianeta, la tunicella, il piviale e il velo omerale devono essere di seta; il camice, il purificatorio, la palla, le tovaglie e gli amitti di canapa o lino; il calice, la pisside, la patena e l'ostensorio in oro o argento (o almeno dorati all'interno). Calice e patena sono consacrati dal vescovo o da un sacerdote a ciò delegato, per gli altri paramenti è necessaria la benedizione. Il diritto canonico (Libro III, titolo XVIII) impone che ogni chiesa deve essere provvista degli arredi sacri necessari al culto e sottolinea (canoni 1296, 1, e 1302) la necessità della loro custodia e conservazione. La benedizione degli arredi sacri può essere impartita dai cardinali e dai vescovi senza limitazione di giurisdizione; negli altri casi la benedizione è di pertinenza del titolare della giurisdizione ecclesiastica, a cui gli arredi sacri appartengono. La suppellettile sacra perde la benedizione o la consacrazione quando sia rovinata al punto da non poter più servire al suo uso o sia stata adibita a usi indecorosi.

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