apòcope
Redazione De Agostini
sf. [sec. XVI; dal greco apocopḗ, amputazione]. Soppressione di un suono (normalmente vocale) o di una sillaba in fine di parola. Il fenomeno appare abbastanza frequentemente in alcuni dialetti greci, e particolarmente in tessalico (dove appaiono, per esempio, le preposizioni án, áp, ép, cát, pár, pér in luogo di aná, apó, epí, catá, pará, perí; come si vede queste preposizioni apocopate hanno la ritrazione dell'accento o baritonesi). In italiano possono essere considerate forme apocopate: vogliam per vogliamo (vogliam dire), mar per mare (Mar Tirreno), po' per poco (un po' di pazienza).