antigràndine

agg. inv. [sec. XX; anti-2+grandine]. Di ogni mezzo idoneo a evitare, o perlomeno ad attenuare, i danni provocati dalla grandine. La difesa da questa idrometeora è attuata con razzi, costituiti da una testata contenente una carica esplosiva la cui deflagrazione nell'atmosfera ha il compito di disturbare la formazione dei chicchi di grandine. Molti studiosi negano però l'efficacia dei razzi e propongono, in loro sostituzione, la difesa attiva con nuclei di condensazione e di congelamento, cioè con l'immissione nell'atmosfera di sostanze (per esempio alluminato sodico, allumina, ecc.) atte a produrre la condensazione artificiale del vapore d'acqua. Ha inoltre trovato il favore degli agronomi la difesa meccanica delle colture con reti in plastica. Naturalmente, per avere risultati economici positivi, tali applicazioni vanno attuate solo su colture di pregio (frutta e uva di ottima qualità, fiori, vivai, colture da seme in selezione, ecc.) e laddove la grandine cade con sensibile frequenza (3-4 anni su 10).

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