antecedènte

agg. e sm. [sec. XIV; ppr. di antecedere].

1) Agg., che viene prima, precedente: “ne' due antecedenti capitoli” (Machiavelli). In geomorfologia, valle antecedente.

2) Sm., fatto anteriore a un altro e che può esserne causa: le idee personali sono gli antecedenti del fatto poetico. Per estensione (meno comune di precedente), condotta anteriore, trascorso; anche termine di confronto nel passato: un libro senza antecedenti nella cultura europea. In particolare: A) in logica, è detto a volte termine antecedente di una conseguenza il primo termine, quello cioè in cui è espressa la condizione (se quanto dici è vero, allora sei veritiero); nel sillogismo si dicono antecedenti le due premesse; in senso metafisico l'antecedente è l'anteriore dal punto di vista cronologico, od ontologicamente, in quanto condizione di ciò che è susseguente. B) In musica, prima parte di una frase o di un periodo melodico, posta in corrispondenza con una seconda parte che funge da risposta (vedi conseguente). Antecedente indica anche la parte di proposta nei canoni e nelle composizioni di stile fugato ed è pure sinonimo di soggetto di fuga. C) In aritmetica, sono detti antecedenti i primi termini dei rapporti di una proporzione: per esempio, 12 e 9, nella proporzione 12:4=9:3, sono gli antecedenti.