alligazióne
sf. [da alligare]. Operazione metallurgica con la quale si prepara una lega. Qualsiasi elemento chimico può essere usato nell'alligazione, ma i più frequentemente usati sono i metalli. L'alligazione usualmente si esegue sciogliendo gli elementi di lega nel metallo base portato allo stato liquido. Il metallo base, ovvero quello in concentrazione più elevata, viene solitamente fuso per primo e a esso si aggiungono pezzi solidi degli elementi di lega in quantità pesata, che vengono sciolti e omogeneizzati. Se un elemento di lega deve essere aggiunto in quantità molto piccola, si preferisce farlo servendosi della cosiddetta lega madre, cioè una lega formata dal metallo base contenente l'elemento da introdurre in concentrazione opportuna. Quando è possibile, come lega madre si prende un composto intermetallico fragile, cosicché esso può essere prontamente rotto in pezzi e pesato. Speciali difficoltà si incontrano con alliganti volatili o reattivi. Per esempio, quando lo zinco è aggiunto al rame per ottenere gli ottoni è necessario aggiungerne fino al 2% in più di quanto la lega richieda e introdurlo in pezzi grossi mantenuti sotto la superficie del bagno per minimizzare le perdite dovute alla sua facile volatilizzazione.