alesatrice
Indice
Generalità
Sf. [da alesare]. Macchina utensile costruita essenzialmente per la lavorazione precisa di superfici interne di fori (alesatura), ma adatta anche alla foratura, tornitura, sfacciatura, filettatura interna (maschiatura) e tracciatura. L'alesatrice è fondamentalmente costituita dal basamento, di solito in ghisa, che ha il compito di supportare gli altri elementi; dal mandrino, dotato del moto rotatorio di taglio e scorrevole in un cannotto posto nella testa portamandrino (dove sono alloggiati anche i cinematismi per la trasmissione dei moti) che a sua volta scorre su un montante, a struttura quadrangolare cava irrigidita internamente, poggiato sul basamento; e dalla tavola portapezzo, piattaforma dotata normalmente di tre movimenti: longitudinale e trasversale rispetto all'asse del basamento e rotatorio attorno a un asse verticale. Sulle alesatrici si possono usare diversi tipi di utensili: a barretta cilindrica o prismatica, simili agli utensili da tornio, montati su appositi portautensili fissati alla barra alesatrice (bareno) direttamente o con collari per alesature di grande diametro (a sua volta il bareno è fissato alla testa portamandrino e, nel caso di alesatura orizzontale di fori passanti, anche alla lunetta posta sul contromontante); utensili allargatori, svasatori e alesatori montati direttamente sul mandrino; inoltre, mediante appositi portautensili, si possono montare gli utensili necessari alle varie lavorazioni eseguibili con l'alesatrice, come per esempio frese, lame, utensili maschiatori, ecc. Il moto di taglio rotatorio continuo è sempre posseduto dall'utensile e può essere derivato dal motore principale posto nel basamento o (soprattutto nelle alesatrici di una certa dimensione) fornito da un motore indipendente sistemato nella testa. Il moto di avanzamento, rettilineo continuo, può essere posseduto sia dal pezzo sia dall'utensile ed è derivato dal motore principale per via meccanica o idraulica. Una classificazione generica delle alesatrici le distingue in alesatrici orizzontali e alesatrici verticali a seconda che l'asse del mandrino sia orizzontale o verticale. Esistono vari tipi di alesatrici, fra i quali: le alesatrici fresatrici orizzontali, le alesatrici verticali universali, le alesatrici tracciatrici, le alesatrici di precisione, le alesatrici speciali.
Alesatrici fresatrici orizzontali
Nelle alesatrici fresatrici orizzontali, che sono le più generiche e si classificano in base al diametro del mandrino (55-300 mm), il basamento reca le guide per la tavola portapezzo, per il montante e per il contromontante (se mobili). Quest'ultimo, simile al montante principale ma più piccolo, ha il compito di supportare il bareno tramite una lunetta scorrevole. La testa portamandrino, scorrevole verticalmente e, talvolta, orizzontalmente, contiene un motore per l'avanzamento e la rotazione della barra alesatrice e, solitamente, un mandrino ad alta velocità per foratura, coassiale a una piattaforma a bassa velocità per alesatura, che possono essere combinati per avere le diverse velocità di taglio (4-1700 giri/min). In alcune alesatrici l'intera barra ruotando si sposta assialmente, in altre solo il collare portautensili scorre sul bareno, in altre ancora il solo pezzo si sposta, restando inalterata la freccia dell'utensile rispetto agli appoggi con una conseguente maggior precisione di lavorazione. Nelle grandissime alesatrici, nelle quali il mandrino copre un'area di 25×5 m, la tavola portapezzo e il contromontante sono soppressi, il montante principale scorre sulle guide del grande basamento e il mandrino è ortogonale all'asse del basamento stesso. In queste macchine il pezzo è ancorato al suolo direttamente o con l'intervento di adatte attrezzature.
Alesatrici verticali universali
Nelle alesatrici verticali universali, adatte alla lavorazione di pezzi complessi che richiedono diverse operazioni differenti, il basamento reca le guide per la traslazione longitudinale della tavola portapezzo e ai suoi lati si innalzano due montanti verticali forniti di guide per la traslazione verticale della traversa portatesta che porta a sua volta le guide per lo scorrimento orizzontale della testa portamandrino. Spesso in queste alesatrici il posizionamento della traversa, della testa e della tavola avviene con sistemi di misura ottici per avere la massima precisione. Un dispositivo autolivellatore garantisce il perfetto parallelismo tra traversa e tavola. A volte è possibile applicare sui montanti teste portamandrino supplementari per eseguire lavorazioni contemporanee su assi ortogonali o sghembi. Le velocità di taglio e avanzamento sono simili a quelle delle alesatrici fresatrici orizzontali.
Altri tipi di alesatrice
Alesatrici tracciatrici. Solitamente a mandrino verticale, queste alesatrici servono all'esecuzione di maschere per foratura e attrezzature di controllo in cui la precisione sui diametri e sugli interassi deve essere elevatissima; i movimenti fondamentali sono solitamente idraulici e tutti i controlli delle coordinate sono a lettori ottici; posseggono velocità di lavoro più elevate delle precedenti (2300 giri/min). § Alesatrici di precisione. Adatte soprattutto alla rettifica, permettono di ottenere precisioni sui diametri di millesimi di millimetro mediante la sfasatura angolare di una delle due parti costituenti lo speciale mandrino e con l'esclusivo uso di utensili al diamante opportunamente progettati. Sono solitamente di dimensioni ridotte e di uso molto specifico. § Alesatrici speciali. Alla categoria delle alesatrici speciali appartengono tutte le alesatrici adatte a scopi ben definiti: alesatrici a teste multiple orizzontali e/o verticali per la lavorazione contemporanea di fori su assi comunque disposti; alesatrici verticali per cilindri di motori dove il monoblocco è fissato sulla tavola; alesatrici per lavorazioni trasversali; alesatrici orizzontali per bronzine di banco; alesatrici fresatrici orizzontali per fori profondi fino a 4 m dove solo il pezzo o solo il mandrino o entrambi ruotano (alesatrici per cannoni).